CHA­LETS OF SWITZERLAND

La Svizzera è famosa in tutto il mondo per luoghi comuni come il cioccolato, gli orologi, le banche e gli idilliaci paesaggi montani. Una di queste immagini ideali è lo chalet romantico: un idillio montano in legno con camino, circondato da alte vette e neve fresca. Ma al di là di questi motivi da cartolina, si apre una visione più complessa del Paese.

Il titolo CHALETS OF SWITZERLAND rimanda a questa contraddizione. In origine, chalet significava semplicemente “capanna” o “caserma” e può essere ricondotto al termine latino “cala”, “luogo riparato”. In spagnolo, “Cala” si riferisce ancora alla baia protetta dalle intemperie. Questa ambiguità linguistica si riflette nella serie di foto mostrate.

Le opere presentate mostrano degli “chalet” molto lontani dai cliché glamour alpini. In condizioni invernali, con cieli nuvolosi, luce soffusa e un paesaggio innevato, gli edifici sono messi in scena come su un palcoscenico. Questo isolamento dal contesto abituale ricorda gli oggetti vegetali su sfondo bianco di Karl Blossfeldt o le fotografie architettoniche di Bernd e Hilla Becher. In questo caso la neve funge da sfondo naturale per lo studio, citando allo stesso tempo le immagini più note e cliché.

Il risultato è una tipologia di case dimenticate che mette a fuoco una parte poco nota della Svizzera: un universo parallelo che, oltre le immagini familiari, dispiega la sua quieta bellezza.